Neve, d’inverno la voce,
vivace tinge veloce
la vasta valle brunita
lesta alla vista svanita.
*
Neve sui passi dei morti
sui legni d’autunno storti,
verdi tramonti di vetro
fra l’Alpi in guardia di dietro;
*
Neve, sui nostri ricordi
sul muto pianto dei sordi,
sugli eleganti contorni
dei luoghi dove ritorni.
*
La terra di sotto riposa
di bianco si veste da sposa
cova nel ventre il suo seme:
dentro la vita la preme!
*
Torpide e ignude le mani
stringono i giorni lontani
di festa, gioia ed ebrezza
fra la tua fredda carezza.
*
Dei ghiacci chiara regina
setosa con la pelliccia
accendi in petto la miccia
d’una passione felina.
*
Gelidi tacchi puntuti
stringono gambe d’avorio
intoni il tuo repertorio
fredda di sguardi perduti.
*
Perla di neve, padrona
dei sogni fatti di carta,
sublime e nobile sarta
di nubi porti corona.
*
Orgoglio del cielo ascolta
la voce di chi ti adora:
splendi e sorridimi ancora
prima che tu ti sia sciolta.
Samuele Crosetti
Con amicizia letto da Arnaldo Mitola