Figlio, Figlio, perdona il genitore,
Io non so (tante facce hai nel mio sogno)
Di che far per farti bello hai bisogno.
Me avvertir non puoi, lontan di tante ore.
Figlio, consolar me in triste dì non puoi.
Tu, che pur sai come dolor levare,
Sei in attesa ch’io ti faccia pensare,
Me aspetti, e l’altre facce non con te vuoi.
Io, potessi per ora e sempre abbracciarti,
Figlio, credi, il mondo schiavo getterei.
Sono, anzi, in catene che spezzar vorrei,
Te pur nascerai con esse ai tuoi arti.
Io disirei che più bel di me fossi,
Figlio, credi, con tutto me ci provo,
Di tiranno Caso azion disapprovo,
Te farò miglior, di me restano ossi
Beniamino Peruzzi
Disegno
Beniamino Peruzzi