Dodici miliardi di euro. Questo il costo dell’ ordine di novanta esemplari di F-35 Lightning II, il cacciabombardiere americano di ultima generazione che dovrebbe sostituire l’ Eurofighter Typhoon, attualmente in servizio in Italia. L’acceso dibattito riguardo l’acquisto dell’aereo Lockheed Martin è fomentato, aldilà delle ragioni politiche, dagli evidenti difetti in fase di collaudo. Il programma Joint Strike Fighter che ha dato alla luce l’ F-35 non sarà terminato prima del 2016, con un costo previsto di 40-50 miliardi di dollari. Esso è ancora in fase di sviluppo, ma attualmente sono già disponibili sul mercato le versioni A e B del Lightning II. Le specifiche del cacciabombardiere di ultima generazione sono l’ innovativa tecnologia d’ invisibilità ai radar (migliorata rispetto a quella dell’ F-22) e l’avionica, oltre al sistema denominato Sensor Fusion, che consiste in una serie di telecamere poste in vari punti dell’ aereo, le quali permettono al pilota di vedere in ogni direzione, come se la fusoliera non esistesse. Tali caratteristiche sono state, tuttavia, eclissate da innumerevoli problemi.
Dal Regno Unito, anch’esso impegnato nell’ acquisto di F-35, arriva infatti un rapporto del National Audit Office (organismo parlamentare indipendente con il compito di monitorare l’ attività governativa). Nel documento si fa riferimento alla “… Difficoltà di atterraggio con temperatura calda, umida e caratterizzata da bassa pressione”, un problema non da poco se si considera l’impiego del mezzo sulle portaerei, utilizzo principale previsto dagli inglesi dell’ F-35, interessati, per tal motivo, soprattutto al modello a decollo verticale.
Ulteriori problematiche sono state segnalate dal Pentagono nel febbraio 2013: i piloti statunitensi hanno riscontrato gravi difficoltà di visibilità posteriore, fattore decisivo durante i duelli aerei, in mancanza del quale il rischio di venire ingaggiati ed abbattuti cresce esponenzialmente. Il medesimo rapporto segnala anche un malfunzionamento al casco di volo, che non fornisce un orizzonte artificiale analogo a quello reale, ed al radar, difettoso al punto da spegnersi durante il volo di collaudo; inoltre in un esemplare è stata riscontrata una frattura alla turbina del reattore dopo un volo ad alta quota.
Alla luce di tali difetti, alcuni paesi hanno già rinviato, o addirittura, annullato l’ ordine di F-35. Uno per tutti la Danimarca, partner di livello 3 del programma Joint Strike Fighter, avendo ella contribuito con 110 milioni di dollari. Nonostante un primo apporto al progetto, il paese baltico ha recentemente rimescolato le carte in tavola dopo aver preso atto dei suddetti problemi. L’aereo difatti, allo stadio attuale, fornisce prestazioni inferiori persino a quelle di mezzi della precedente generazione, come il nostro Typhoon.
Il cacciabombardiere tutto europeo (felice sintesi di tecnologia tedesca, italiana, spagnola ed inglese) è infatti uno dei migliori aerei da combattimento del mondo, merito dell’ eccezionale agilità, maneggevolezza (con un rateo di virata massima istantaneo e sostenuto migliori dell’ F-22 a velocità subsonica ed uguali a velocità supersonica) e capacità di ingaggio (in grado di “tirare” fino a 9G, con un radar multimodale che intercetta i caccia nemici a 160 Km di distanza). Il progetto di costruire un aereo da combattimento autoctono in grado di tenere testa ai caccia americani F-15, F-16 ed F-18 nacque nel 1979 con il programma ECF (European Combat Fighter) di Inghilterra e Germania, a cui si unirono poi la Francia, che abbandonò in seguito il programma sviluppando un proprio aereo da combattimento, il Rafale, l’ Italia e la Spagna. Pensato per i membri dell’ Unione, è stato poi acquistato anche dall’ Arabia Saudita e l’ Oman farà recentemente un ordine, inoltre concorreva con l’ F-35 in Corea del Sud, Norvegia, Repubblica Ceca, Australia, Olanda, Polonia e Singapore. Nonostante i vent’ anni di servizio, l’ Eurofighter Typhoon rappresenta dunque un’ alternativa molto più felice del Lightning II, un cacciabombardiere a cui il nostro invidia solo la tecnologia stealth (invisibilità ai radar) e che finora ha saputo conquistare solo il primato di più caro della storia: 153 milioni di euro ad esemplare, contro i 63 del Typhoon.
Angelo De Simone
Bibliografia online:
http://www.aereimilitari.org/Aerei/EF-2000.htm
http://www.aereimilitari.org/Aerei/F-35.htm
http://www.fromtheskies.it/f-35-rapporto-ufficiale-del-pentagono/
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/10/f35-nuovi-problemi-per-i-caccia_n_3250705.html