Qual si voglia candido ‘l bel panneggio
Che de la fugace figura è adorno
A che d’altro può servir a te cheggio
Se non a svelar nobile contorno?
Immota vedi e siede etereo seggio
La virtù ch’al suono di santo corno
Non schiava di sé ma per gran coraggio
Schiaccia pinguedine notte del giorno.
Questo ‘l destino d’aurea umanità
Sopportar con soffio quale carezza
Morir con nobile semplicità.
Questa più alta orma di bellezza
Né altro saggio abbiam di felicità
L’amor ch’è benigno, quieta grandezza.
Arnaldo Mitola
Un ringraziamento alla Prof. Angela Pieraccioni